Blacks – Tigers: al PalaCattani una classica del basket romagnolo

Una classica della pallacanestro romagnola andrà in scena domenica alle 18 al PalaCattani. Ospiti dei Blacks saranno i Tigers Romagna, derby che si giocherà per la diciassettesima volta negli ultimi otto anni. I cervesi sono ancora fermi a zero punti dopo quattro partite, ma non sono una squadra da sottovalutare.
I biglietti si possono acquistare on line sul circuito LiveTicket (questo il link) o domenica dalle 17 alle biglietterie del PalaCattani.
IL PREPARTITA “Giocheremo una partita indecifrabile – spiega coach Luigi Garelli -, perché domenica esordirà sulla panchina dei Tigers il nuovo allenatore Augusto Conti e quindi non sappiamo come farà giocare la squadra e non abbiamo riferimenti tattici.
Come è accaduto a me lo scorso anno quando a dicembre arrivai a Faenza, nella prima settimana di allenamenti si deve decidere su quali aspetti tattici lavorare in vista della partita d’esordio e quindi soltanto domenica sapremo su quali il coach avrà puntato.
Di sicuro ci sarà una scossa a livello psicologico nel gruppo e credo che i giocatori avranno motivazioni e la voglia di rialzare la testa dopo quattro sconfitte consecutive.
In un simile scenario, abbiamo dovuto preparare il match sulle individualità e le caratteristiche dei singoli. Il terzetto di lunghi composto da Lovisotto, Tomcic e Bracci lo reputo di buona qualità e anche negli esterni ci sono atleti come Brighi e Pierucci che conoscono la serie B. Molti degli altri giocatori sono alla prima vera esperienza nel terzo campionato nazionale e quindi devono ancora ambientarsi. Altro aspetto da non trascurare è che la squadra è stata quasi del tutto rinnovata e quindi devono ancora trovare il giusto mix nel gruppo.
Per affrontare al meglio questa partita dovremo pensare soltanto a noi stessi dal lato tecnico e tattico e soprattutto bisognerà leggere molto bene le situazioni tattiche che ci verranno proposte in modo da adeguarci. Fondamentale però sarà avere un approccio duro e intenso alla partita per evitare il pericolo di entrare in campo con poca concentrazione”.
Luca Del Favero