Insieme a Bitways

Bitways ha perso tutto ciò che aveva di materiale nell’incendio che il 9 agosto ha distrutto a Faenza lo stabilimento di via Deruta. Lì aveva gli uffici, tutti caratterizzati dal colore rosa e da cimeli/simboli di basket.
Bitways di mestiere conserva e protegge i dati delle aziende, esattamente come le banche fanno con i soldi. I sistemi di conservazione e recupero dati sono quelli che hanno permesso a Bitways di ritrovare il pieno regime operativo nel giro poche ore dall’incendio.
Per fare di un fatto avverso una spinta positiva per sé e per tutti, Bitways ha organizzato una raccolta fondi: con l’obiettivo di una più diffusa cultura sull’importanza dei dati e della loro conservazione, lo scopo è dare vita a percorsi di informazione sul tema.
Il dato con cui Bitways spiega questa esigenza è il seguente: “Il 93% delle aziende che non riesce ad accedere ai propri dati per più di 10 giorni presenta istanza di fallimento nel giro di 12 mesi”. (fonte, SSE Network Services)
Il progetto è descritto al seguente link…
La storia è da raccontare. Bitways e DNAssist, altro importante sponsor della galassia Raggisolaris, operano nell’Information technology (IT), tanto strutturale nella nostra società quanto ancora materia per pochi. Fare informazione su questo campo è necessario, anche per capire il potenziale di certa gestione del materiale digitale di un’azienda.
Più semplicemente, da raccontare è lo spirito con cui si deve uscire da un’avversità, uno spirito propositivo.
Il 12 settembre, 34 giorni dopo l’incendio, nelle stesse ore dell’inaugurazione del Campus e della presentazione della prima squadra della Rekico Raggisolaris, Bitways ha presentato in conferenza pubblica il suo progetto. In qualche giorno era riuscita a rimettersi in piena operatività e in due settimane ragionato sul come evitare che un’avversità possa mettere KO gli impreparati se diffusa in tutta la comunità. Noi condividiamo questo spirito