Ruvo di Puglia: la fisicità e un ottimo potenziale offensivo sono le sue armi in più

Una squadra lunga, fisica e con tanti punti nelle mani. È questa la fotografia della Tecnoswitch Ruvo di Puglia, seconda forza del girone D, formazione che in regular season ha segnato quasi 80 punti di media grazie al suo ottimo potenziale di cecchini. Soltanto Roseto in tutta la serie B ha fatto meglio.
Ruvo di Puglia è una piazza storica della pallacanestro pugliese, sparita dalle scene nel 2012 con la mancata iscrizione all’allora DNA dell’ASD Ruvo Basket Puglia, e ritornata in B nel 2019/20 grazie alla Talos, società ripartita dalla C Gold nella stagione 2012/13. Nel terzo campionato nazionale la Tecnoswitch ha sempre presentato formazioni con un ottimo potenziale, disputando però i play off soltanto nella scorsa stagione, uscendo ai quarti di finale.
Quest’anno la squadra di coach Francesco Ponticiello ha tutte le carte in regola per pensare in grande come dimostra il suo parco giocatori. Il miglior realizzatore è la guardia classe 2000 Nikola Markovic, giocatore da 14 punti di media, seguito da Leonardo Ciribeni con 12, guardia che ha vissuto stagioni molto importanti in serie B e in A2. Sempre nel reparto esterni ci sono il playmaker Daniele Merletto e la guardia Gianni Cantagalli, altro giocatore con il ‘canestro sempre in canna’: entrambi viaggiano regolarmente in doppia cifra. Velocità e imprevedibilità sono le armi di Shaquille Hidalgo, guardia molto brava nello spezzare il gioco con le sue giocate. Completa il reparto esterni la guardia\ala Gian Marco Sbaragli (2003).
Sotto canestro dettano legge Kurt Cassar, pivot maltese, Riccardo Bartolozzi, Mattia Mastroianni e Thomas Monina, poker di giocatori oltre i due metri d’altezza che ben abbinano la fisicità alla tecnica.
Le statistiche di Ruvo di Puglia
Luca Del Favero